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Impresa artigiana
Dátum pridania: | 10.12.2003 | Oznámkuj: | 12345 |
Autor referátu: | Sika | ||
Jazyk: | Počet slov: | 2 096 | |
Referát vhodný pre: | Stredná odborná škola | Počet A4: | 8.5 |
Priemerná známka: | 2.92 | Rýchle čítanie: | 14m 10s |
Pomalé čítanie: | 21m 15s |
La generale elevazione del numero massimo dei dipendenti consente di conservare la qualifica artigiana anche raggiungendo le dimensioni di una non troppo piccola industria di qualità.
Articolo 5 dice che è istituito un albo provinciale delle imprese artigiane al quale sono tenute ad iscriversi tutte le imprese aventi i requisiti richiesti da questa legge. Dice anche che l’iscrizione all’albo è costitutiva e condizione per la concessione delle agevolazioni a favore delle imprese artigiane. Ma dobbiamo dire che l’iscrizione non è uno scudo di protezione per essere sottratto dalle procedure di fallimento. Lo stesso articolo al penultimo comma dice che nessuna impresa può adottare una denominazione in cui ricorrano riferimenti all’artigianato se essa non è iscritta all’albo delle imprese artigiane.
L’impresa artigiana certamente si caratterizza ancora per il rilievo del lavoro personale dell’imprenditore nel processo produttivo. Da nessuna norma della legge speciale si può desumere che debba necessariamente ricorrere anche la prevalenza del lavoro proprio e dei componenti di famiglia sul lavoro altrui e sul capitale investito, come è invece richiesto dall’articolo 2083 del codice civile per il riconoscimento della qualifica di piccolo imprenditore (infatti è difficile che si abbia prevalenza funzionale del lavoro dell’artigiano in un impresa di trasporto con 8 dipendenti, in un’impresa edile di 10 dipendenti, o in una sartoria con 40 dipendenti, che pure sono qualificate imprese artigiane).
È fondamentale che la legge del 85 non afferma più che l’impresa artigiana è definita a tutti gli effetti della legge. Anzi, lo scopo esclusivo della legge quadro è quello di fissare i principi direttivi che dovranno essere osservati dalle regioni nell’emanazione di una serie di provvidenze a favore dell’artigianato (art. 1, 2°comma). Inoltre, secondo l’articolo 13, 6° comma della legge le norme della legge quadro non si applicano nel territorio delle regioni a statuto speciale e delle province autonome che abbiano competenza primaria in materia di artigianato e formazione professionale. La legge quadro quindi non opera su tutto il territorio nazionale. Oggi il riconoscimento della qualifica artigiana in base alla legge quadro non basta per sottrarre l’artigiano allo statuto dell’imprenditore commerciale- è necessario altresì che sia rispettato il criterio di prevalenza fissato dall’articolo 2083. In mancanza, l’imprenditore sarà artigiano ai fini delle provvidenze regionali, ma dovrà qualificarsi imprenditore commerciale non piccolo ai fini civilistici e quindi potrà fallire. Né costituisce ostacolo alla dichiarazione di fallimento il riconosciuto carattere costitutivo dell’iscrizione nell’albo delle imprese artigiane.
Zdroje: G.F.Campobasso- Diritto Commerciale, UTET- Torino, 2003