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Štvrtok, 21. novembra 2024
I Beni Culturali
Dátum pridania: 09.06.2004 Oznámkuj: 12345
Autor referátu: Sika
 
Jazyk: Taliančina Počet slov: 3 303
Referát vhodný pre: Stredná odborná škola Počet A4: 12.9
Priemerná známka: 2.95 Rýchle čítanie: 21m 30s
Pomalé čítanie: 32m 15s
 

Per questo i divieti potrebbero essere accompagnati da un sistema di sovvenzioni nell’ipotesi dell’uso richiesto (si ha un finanziamento pubblico o un sistema di agevolazioni fiscali a favore di beni culturali di proprietà privata), o da un acquisto diretto dei diritti da parte dello Stato nell’ipotesi dell’uso limitato (certi beni la cui manutenzione richiede un elevato costo fisso, lo Stato tende ad acquisirne la proprietà).
2. beni culturali di proprietà pubblica- la natura di bene pubblico di proprietà pubblica prevale nel caso di una piazza o di un’intera città, in cui la proprietà pubblica interagisce con quella privata. Il consumo del bene in questi casi è caratterizzato da un grado di escludibilità e rivalità basso o nullo. Per queste tipologie di beni lo Stato talvolta acquisisce la proprietà da privati. 3. In molti casi i beni culturali pubblici devono essere considerati, oltre che beni di consumo per i cittadini, fattori di produzione forniti dal settore pubblico alle imprese turistiche (alle imprese che si occupano della ricettività, della ristorazione e le agenzie di viaggio). Ma chi deve pagarli? Il bene pubblico in questo caso crea una rendita per le imprese turistiche e per il principio che i fattori di produzione devono essere pagati, dobbiamo attenderci che l’amministrazione comunale possa pretendere che i fattori di produzione pubblici siano pagati secondo il valore del loro contributo marginale alla produzione (principio della controprestazione). In altri casi il bene di proprietà pubblica assume la natura economica di un bene privato- nei casi in cui i beni sono conservati in un museo o in una biblioteca. Questi beni sono fruibili solo a chi acquista il biglietto d’accesso al museo o alla biblioteca.

Il valore dei beni culturali
Anche le decisioni pubbliche riguardo alla tutela dei beni culturali comportano una valutazione comparativa dei vantaggi dell’impiego di risorse scarse in destinazioni alternative. Sulla base del valore artistico e monetario del bene culturale si sceglie il livello di ‘produzione’ pubblica del bene: dalla disponibilità a pagare di potenziali consumatori si può stabilire la loro volontà di spendere per avere ad esempio un monumento restaurato o un museo rinnovato con nuove sale e servizi accessori. Ma la determinazione di questi valori per i beni culturali di natura privata e proprietà pubblica (e anche per quelli di natura pubblica) è difficile da ottenere, in quanto non esiste un mercato di riferimento. Se non si può ricorrere all’osservazione diretta del prezzo di mercato, per determinare quanto vantaggio gli individui traggono dal patrimonio culturale pubblico si ricorre ad analogie con beni equivalenti. Se non è percorribile questa strada, si determina la ‘disponibilità a pagare’ (willingness to pay- cioè la somma massima che l’individuo o la società sono disposte a spendere per un dato bene culturale).
 
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Zdroje: Economia della arti- Guido Candela, Antonello E. Scorcu; Zanichelli
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