Tuttavia le imposte sui dividendi, pagate o da pagare direttamente agli enti impositori per conto degli azionisti, devono essere imputate al patrimonio netto come parte dei dividendi, se l’ammontare non influenza le imposte sul reddito che l’impresa deve pagare o recuperare. Le attività e le passività fiscali per imposte correnti possono essere compensate se, e solo se, l’impresa ha un diritto esercitabile di compensare gli importi rilevati contabilmente e intende liquidare o saldare le partite al netto o intende realizzare l’attività ed estinguere contemporaneamente la passività. Un’impresa è in grado di compensare le imposte differite attive e passive se e solo se essa è in grado di compensare i saldi per imposte correnti e le imposte differite si riferiscono a imposte sul reddito applicate dal medesimo ufficio impositore.Benefici ai dipendentiI compensi ai dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogati da un’impresa in cambio del lavoro svolto dai dipendenti. Questi compensi comprendono le retribuzioni, le indennità di fine rapporto e compensi successivi al rapporto di lavoro.
Molti di questi compensi sono a breve termine per natura e perciò la loro contabilizzazione è piuttosto lineare. Invece i compensi a lungo termine, in particolare quelli successivi al rapporto di lavoro, danno luogo a problemi valutativi più complessi.I compensi successivi al rapporto di lavoro possono essere erogati ai dipendenti sia in base a piani a contribuzione definita sia in base a piani a prestazioni definite. L’impresa deve descrivere i piani pensionistici adottati. I compensi successivi al rapporto di lavoro comprendono le pensioni, le indennità di fine rapporto, le assicurazioni sulla vita e l’assistenza medica. La sostanza della transazione è quella che consente di stabilire se un beneficio successivo al rapporto di lavoro è un piano a contribuzione definita oppure un piano a prestazione definita. Per esempio in un piano di trattamento di fine rapporto, se il beneficio al dipendente è pagabile indipendentemente dalle ragioni legate alla cessazione del contratto di lavoro, esso è contabilizzato come piano a prestazione definita.Indennità di fine rapporto. Le indennità di fine rapporto devono essere contabilizzate come una passività quando è dimostrabile che un’impresa sia impegnata a risolvere un contratto di lavoro prima della normale data di pensionamento.
Un’impresa è impegnata alla risoluzione di un rapporto di lavoro quando, e solo quando, essa ha un piano formale dettagliato per la risoluzione del rapporto senza realistiche possibilità di evitarlo. Quando alcuni compensi sono a lungo termine essi devono essere attualizzati utilizzando lo stesso tasso adottato per i piani a prestazioni definite. Le normali obbligazioni per indennità di licenziamento devono essere accantonate come se l’obbligazione derivasse dai servizi già resi.ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIEUno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dà luogo ad un’attività finanziaria per un’impresa e ad una passività finanziario o uno strumento di patrimonio netto per un’altra impresa.Un’attività finanziaria è costituita dai seguenti elementi: dalla cassa; da u diritto contrattuale a ricevere liquidità o altre attività finanziarie; da un diritto contrattuale a scambiare strumenti finanziari con un’altra impresa; uno strumento rappresentativo del patrimonio netto di un’altra impresa.Una passività finanziaria è un’obbligazione contrattuale a: consegnare liquidità o altre attività finanziarie oppure scambiare strumenti finanziari con altre imprese.Derivati.
Tutti i derivati devono essere contabilizzati in base al loro valore corrente. In alcuni casi uno strumento derivato può essere una parte di uno strumento finanziario composto, con l’effetto che alcuni dei flussi di cassa dello strumento ibrido variano in modo simile a quelli di uno strumento derivato.Questo è uno strumento incorporato e a volte deve essere contabilizzato separatamente dal contratto che lo ospita. Gli utili o le perdite sui derivati sono contabilizzati nel conto economico a meno che abbiano le caratteristiche per la contabilizzazione come strumento di copertura: in tal caso gli utili e le perdite sono differiti nel patrimonio netto.Attività finanziarie. Le attività finanziarie devono essere valutate inizialmente al costo, che è pari al valore corrente del corrispettivo pattuito, compresi i costi della transazione. Lo IAS 39 permette la contabilizzazione di quattro categorie di attività:1.destinate alla negoziazione: tutte le attività acquisite con l’intendo di realizzare un profitto dalle fluttuazioni del prezzo a breve termine o che fanno parte di un portafoglio che ha l’obiettivo di ottenere profitto nel breve termine.
Queste attività devono essere contabilizzate in base al valore corrente, e gli utili e le perdite imputate al conto economico;2.investimenti detenuti fino alla scadenza: le attività finanziarie con pagamenti fissi e determinabili con scadenza prefissata che un’impresa ha l’intento e l’abilità di mantenere fino alla scadenza devono essere contabilizzate al costo rettificato e non possono essere valutate al valore corrente3.finanziamenti e crediti originati dall’impresa: le attività finanziarie create dall’impresa fornendo denaro, merci o servizi devono essere contabilizzati in base al costo rettificato e non possono essere valutati al valore corrente, a meno che non siano classificabili come attività destinate alla negoziazione.4.disponibili per la vendita: devono essere contabilizzate al valore corrente el0impresa deve scegliere se registrare gli utili e le perdite non realizzati nel conto economico oppure nel patrimonio netto e imputarle nel conto economico al momento della cessione dell’attività. L’unica eccezione all’utilizzo del metodo del valore corrente è il raro caso in cui il valore corrente di queste attività non può essere valutato attendibilmente, nel qual caso esse sono valutate al costo al netto delle perdite di valore.
Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie nei mercati regolamentati devono essere contabilizzati o in base alla dato di negoziazione o in base alla data di regolamento. Quando si utilizza la data di regolamento, l’impresa rileva qualsiasi cambiamento del valore corrente dell’attività da ricevere nel periodo compreso tra la data di negoziazione e la data di regolamento. La politica prescelta deve essere applicata coerentemente per gli acquisti e le vendite per tutte e quattro le categorie.Passività finanziarie. Le passività finanziarie devono essere valutate inizialmente al costo costituito dal valore corrente del corrispettivo ricevuto, compresi i costi della transazione. Tutte le passività finanziarie eccetto quelle possedute a scopo di negoziazione e i derivati equiparabili alle passività devono essere contabilizzati in base al costo rettificato. Le passività destinate alla negoziazione e i derivati equiparabili alle passività devono essere valutati al valore corrente; tuttavia uno strumento derivato che è legato alla consegna di uno strumento non quotato rappresentativo del patrimonio netto e il cui valore non può essere misurato attendibilmente deve essere valutato al costo.Contabilizzazione delle operazioni di copertura.
Le attività e le passività finanziarie designate come elementi coperti sono soggette a speciali valutazioni in base alle norme sulla contabilizzazione delle coperture. La contabilizzazione delle coperture può essere utilizzata solo se la relazione di copertura soddisfa i criteri di documentazione e di efficienza stabiliti dallo IAS 39. Gli utili e le perdite sugli strumenti identificati come copertura dei flussi di cassa devono essere inseriti nel patrimonio netto e imputati al conto economico quando l’operazione coperta o il saldo interessa il conto economico; in alternativo tali utili e perdite sono utilizzati per rettificare il valore contabile di un’attività o passività al momento dell’acquisto. Le coperture di un investimento netto in un’entità estera devono essere contabilizzate in modo simile alle coperture dei flussi di cassa. Nel caso di copertura del valore corrente l’elemento coperto è rettificato per tenere conto del rischio coperto, imputando gli utili e le perdite nel conto economico, in modo che esse compensino l’impatto dello strumento di copertura.Storni o eliminazioni contabili. Le disposizioni relative agli storni identificano il momento in cui il controllo su un’attività o passività è stato trasferito a un’altra parte.Un’attività finanziaria deve essere eliminata quando un’impresa realizza i vantaggi economici specificati nel contratto, il diritto scade o l’impresa perde il controllo dei diritti contrattuali.Una passività finanziaria deve essere eliminata dallo stato patrimoniale quando l’obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, estinta, scaduta o trasferita a un’altra parte. Speciale attenzione deve essere data alle attività vendute alle società veicolo che potrebbero dover essere consolidate dal venditore.
IL PATRIMONIO NETTODistinzione tra passività e patrimonio netto. La classificazione tra passività e patrimonio netto dipende dal fatto che l’emittente abbia un obbligo contrattuale di consegnare denaro o altre attività finanziarie al titolare dello strumento, senza tener conto della sua forma legale.Quando tale obbligazione di emettere un numero variabile di azioni a un prezzo fisso, lo strumento finanziario è presentato come passività. Lo IAS 32 conclude, per esempio, che le azioni privilegiate obbligatoriamente redimibili devono essere classificate come una passività.Quando un strumento finanziario contiene un diritto di conversione in capitale, l’emittente deve identificare le parti che compongono lo strumento e contabilizzarle separatamente, ripartendo il ricavato tra passività e patrimonio netto.Quando il metodo di estinzione di uno strumento dipende da eventi futuri o incerti o da circostanze che sono fuori dal controllo dell’impresa lo strumento deve essere classificato come passività. Tuttavia, quando al momento dell’emissione la possibilità che l’emittente debba estinguere l’obbligazione in denaro o con altre attività finanziarie è remota, la passività potenziale deve essere ignorata e lo strumento classificato come patrimonio netto.
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