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Ungaretti - poesia

UNGARETTI

FRATELLI
La poesia comincia con una domanda fatta dai soldati di due reggimenti diversi che si incontrano per caso durante la prima guerra mondiale.
Di che reggimento siete, fratelli?
Questa domanda nata per curiosità, contiene la parola fratelli, che è la parola chiave di tutta la poesia. E da questa domanda il poeta comincia a riflettere sul significato della parola fratelli, prima dicendo che è una
Parola tremante nella notte
cioè che in essa c’è la paura per un destino incerto, quello appunto della guerra, poi definendola una
Foglia appena nata
per sottolineare la delicatezza della parola fratelli. Poi la parola fratelli assume un altro significato:
Nell’aria spasimante
mentre si sentono i colpi di cannone, e dentro gli uomini cresce la paura,
involontaria rivolta dell’uomo presente alla sua fragilità
la parola fratelli indica la reazione involontaria degli uomini che capiscono che sono di fronte ad un destino incerto.
Fratelli.
La poesia finisce con la parola chiave che però adesso ha tutti i significati di che il poeta ha sottolineato, cioè paura, tenerezza, reazione involontaria contro il destino incerto della guerra.


SOLDATI
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie
un soldato è come una foglia che è su un albero in autunno, e che può cadere da un momento all’altro. Il tema di questa poesia è la precarietà della vita dei soldati che sono lontani dai loro familiari e che possono morire da un momento all’altro, e quindi della loro vita che è tenuta da un sottile e fragile legame che si può rompere in ogni momento, così come è sottile e fragile il legame che tiene una foglia ingiallita e quasi secca ad un albero durante il periodo autunnale.

MATTINA
M’illumino d’immenso
Il poeta dichiara la sua improvvisa illuminazione, il momento di intuizione che lo mette in contatto con l’assoluto, eliminando ogni riferimento storico e autobiografico e limitandosi a capire il significato dell’avvenimento.
La presenza del poeta viene colpita da una specie di luce molto forte, che si diffonde e si rispecchia in tutto lo spazio infinito. Così partecipa e vive la sua vita in maniera completa e totale, con sensazioni di benessere e felicità, quasi paradisiache.

Il titolo Mattina indica il momento in cui c’è questa improvvisa illuminazione, come se fosse una comunicazione tra lui e l’infinito.


IL PORTO SEPOLTO
Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi canti e li disperde
Il poeta arriva al porto sepolto, cioè nei posti più profondi della memoria, raccoglie le improvvise illuminazioni ed ispirazioni, li porta alla luce grazie ai suoi versi e li regala a tutti.
Di questa poesia mi resta quel nulla d’inesauribile segreto
Di questa poesia mi resta solo un piccolissimo pezzetto del segreto che non può finire ( il segreto profondo dell’esistenza umana).
Ungaretti ci vuole presentare il viaggio del poeta nelle tenebre della memoria, cioè del proprio io, e il successivo riemergere alla luce. L’immagine del poeta che disperde i versi e il piccolo segreto scoperto, sottolinea il valore divino della poesia che è capace di svelare misteri.


VEGLIA
Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato
Ho passato una notte intera accanto al corpo senza vita di un mio compagno che è stato ucciso in maniera brutale
con la sua bocca digrignata volta al plenilunio
voltato verso la luna piena, e con la sua bocca storta in una smorfia di dolore
con la congestione delle sue mani
con le sue mani rigide e gonfie
penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d’amore
(questa atmosfera di morte) entrata nella mia mente silenziosa (ha fatto nascere in me una voglia di vivere e di amare, così) ho scritto lettere d’amore

Non sono mai stato tanto attaccato alla vita
Non ho mai amato vivere così come adesso

Questa poesia, nata da un fatto realmente accaduto, parla di una notte di riflessione e di angoscia accanto ad un compagno ucciso: la vicinanza della morte, il fatto che può arrivare da un momento all’altro, fanno nascere nel poeta un disperato amore per la vita.
In questa poesia sono presenti contemporaneamente la morte, simboleggiata dal compagno massacrato, e la vita, del poeta che riflette silenzioso e che scrive lettere d’amore per esprimere la sua ribellione nei confronti della guerra che uccide e massacra anche nel periodo natalizio.

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