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Sobota, 21. decembra 2024
Storia dell'arte italiana - Età Rinascimentale
Dátum pridania: 12.01.2003 Oznámkuj: 12345
Autor referátu: Sika
 
Jazyk: Taliančina Počet slov: 489
Referát vhodný pre: Stredná odborná škola Počet A4: 2
Priemerná známka: 2.98 Rýchle čítanie: 3m 20s
Pomalé čítanie: 5m 0s
 

Donatello)

2)NATURALISMO- corretta rappresentazione del corpo umano, dei moti del corpo e dell’animo
-raffigurare uomo qual’è non come dovrebbe essere (Masaccio)
-artista rinascimentale sente bisogno di esprimere la propria capacità di dominare la forma, di comporre in modo armonioso e significativo- in ciò consiste il fine vero del suo lavoro
-osservava empiricamente il mondo, ricercava regole universali che lo dovevano guidare in un rapporto continuo tra prassi e teoria (Leonardo da Vinci)

3)uso della PROSPETTIVA- metodo scientifico per rappresentare spazio tridimensionale su uno spazio bidimensionale (quadro) (Filippo Brunelleschi)
-l’occhio umano non vede secondo le regole della prospettiva rinascimentale (ad.es.Masaccio), ma ciò che percepisce è uno spazio limitato o discontinuo, l’immagine è sfocata alle margini, in parte percepisce curve invece di rette- un esempio pittorico di nostro occhio sarebbe un dipinto trecentesco; prospettiva rinascimentale invece consente di concepire lo spazio come se fosse infinito e omogeneo e di rappresentare gli oggetti che contiene in maniera unitaria
-in altri campi- prospettiva nel senso ‘scena teatrale ‘, nel Medioevo l’attore che non era di scena rimaneva comunque sul palcoscenico e lo spettatore guardava quella parte del palcoscenico dove si svolgeva effettivamente l’azione; nel teatro rinascimentale l’attore che non è di scena esce materialmente di essa e lo spettatore coglie con un solo colpo d’occhio tutto il palcoscenico
-spazio tecnico, come quello pittorico diventa unitario e coerente
-secondo Erwin Panofsky, la prospettiva rinascimentale è ‘un sistema omogeneo entro il quale ogni punto, indipendentemente dalla sua localizzazione può essere determinato da tre coordinate perpendicolari una rispetto all’altra e in grado di estendersi ad infinitum da un punto di origine prestabilito

4) studio delle PROPORZIONI- misurazione delle statue antiche, ma anche osservazione e catalogazione degli uomini reali (Leonardo- osservava anche come cambiano le proporzioni del corpo nello stato di quiete e di moto)

5)artista per perfezionare la tecnica della rappresentazione si trovò nella situazione di indagare sperimentalmente, empiricamente l’uomo e l’ambiente, diventa in un certo senso zoologo, biologo, psicologo, botanico, urbanista, ingegnere...
-PROFONDA RIVALUTAZIONE DELLA POSIZIONE SOCIALE DELL’ARTISTA – passaggio di una concezione delle arti figurative come pratiche artigiane, meccaniche, manuali a una nuova e diversa concezione che le identificava come attività intellettuali, liberali
-gli artisti a partire da Quattrocento si sarebbero svincolati dagli obblighi corporativi tramite inserimento entro le corti signorili, ponendosi alle dipendenze del principe anziché delle gilde

6)Secondo Della pittura di Alberti la pittura deve fondersi su geometria, sull’ottica e la prospettiva, sulla conoscenza dell’anatomia e delle regole compositive.

7)La riscoperta dell’antico fu diversa per artisti e per i letterati.Per artista l’approccio all’antico fu un approccio creativo non da filologo. La differenza fondamentale è che le opere d’arte erano ancora destinate a un pubblico molto più vasto di quello di opere letterarie.
 
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