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Manierismo
Dátum pridania: | 21.01.2003 | Oznámkuj: | 12345 |
Autor referátu: | Sika | ||
Jazyk: | Počet slov: | 507 | |
Referát vhodný pre: | Stredná odborná škola | Počet A4: | 1.9 |
Priemerná známka: | 2.97 | Rýchle čítanie: | 3m 10s |
Pomalé čítanie: | 4m 45s |
La maniera
Esordi, diffusione, crisi
- compare per la prima volta nel Quattrocento con il significato di modo espressivo caratteristico di un singolo artista
- Con il Vasari, mantenendo il significato quattrocentesco per quanto riguarda lo stile dei singoli grandi artisti protagonisti della terza età, esso assurge anche a stile emblematico di quell’età come ‘bella ‘ maniera, dove si equilibrano naturalità, idealità e tradizione classica
- tra Firenze e Roma- Leonardo, Michelangelo e Raffaello e a Venezia Giorgione e Tiziano
- fase originaria ha i suoi centri fondamentali nel secondo decennio del secolo a Firenze, Siena e Roma
- a Firenze e Siena, come stilizzazione eterodossa e irrealistica dei modelli lasciati da Michelangelo soprattutto ma anche da Raffaello e Leonardo
- a Roma si esplica nei grandi cantieri politecnici e decorativi diretti da Raffaello, con la loro filologia classica ma anche con la loro drammaticità espressiva, teatrale
- diffusione in tre direzioni:
a) NORD- con il ritorno del Parmigiano in patria, il formarsi di centro emiliano e il suo influsso sulla prima diffusione nel Veneto e l’andata di Perin del Vaga a Genova
b) SUD- con la presenza di Polidoro a Napoli e in Sicilia
c) DI LA DELLE ALPI- con il Rosso Fiorentino alla corte di Francesco I a Fontainbleau
- da tale dispersione nasce la grande maniera internazionale e cortigiana caratterizzata da un estremo virtuosismo sia intellettuale che formale e da una fedele rispondenza- di segno ormai rovesciato rispetto all’eterodossia originaria- all’ideologia, ai simboli, alle esigenze d’immagine dell’élite politica e culturale d’Europa egemonizzata dalla potenza spagnola
- tale rispondenza esige che il nuovo linguaggio venga normalizzato e codificato in senso accademico, il che avviene attraverso le figure emblematiche del Vasari, di Francesco Salviati, del Bronzino
- mentre la diffusione del nuovo linguaggio origina la crisi veneziana dell’egemonia di Tiziano e la nascita della grande arte di Tintoretto e Veronese
- un altro tipo di crisi nasce dalle nuove esigenze di arte sacra, formalizzate a Trento e poi in sede di teoria artistica dello stesso Carlo Borromneo e dal Cardinal Paleotti
- le immagini religiose divennero oggetto di cure particolari da parte della Chiesa controriformata, la quale sentì necessità di sottrarle alla sola valutazione estetica per farne invece un efficace strumento di divulgazione dei temi della fede a tutti i livelli culturali, attraverso un linguaggio chiaro, accessibile e persuasivo
- questa nuova concezione dell’immagine sacra portò a una sua ridefinizione e alla limitazione della libertà espressiva dell’artista in questo settore è una delle cause principali del tramonto della maniera- questa tesi si conferma nel fatto che il declino del fenomeno artistico ebbe inizio proprio nell’ambito della produzione sacra
- nel campo di produzione profana invece si portasse la sua fortuna alla fine del Cinquecento e divenne un linguaggio da insegnare e da imparare attraverso un apparato di regole negli istituti accademici preposti all’educazione degli artisti
- mentre il Italia si assisteva omai al progressivo superamento della maniera, i suoi esiti migliori conquistavano l’Europa. La massima espansione dell’arte italiana avvenne però sul finire del Cinquecento con la diffusione generalizzata del linguaggio della maniera nelle corti europee.Maniera diventa un linguaggio comune a tutta l’Europa.