Criterio di localizzazione dei costi
- base del ragionamento: l’attività globale dell’azienda, opportunamente divisa in aree omogenee
- suddividendo l’azienda in varie aree sarà possibile “localizzare” per ciascuna area i propri costi, i quali saranno diretti in rapporto all’area medesima
-localizzazione di tutti i costi dell’azienda in opportune aree o centri, in base a criteri di causalità
centri diretti: svolgono attività direttamente correlate alla produzione dei prodotti
centri indiretti: la loro attività è rivolta in maniera indiretta alla produzione di tutti i prodotti dell’azienda
- tutti i costi dovranno essere imputati ai centri in base ad un rapporto di causalità (solo il costo delle materie prime si può imputare direttamente ai singoli prodotti)
- in rapporto ai singoli prodotti si potranno avere:
costi diretti di prodotto
costi diretti di centri diretti
costi diretti di centri indiretti
- per la ripartizione dei costi tra i centri è necessario predeterminare il volume di produzione da prendere a base per le determinazioni di costo in oggetto (perché al variare del volume varia l’incidenza unitaria di alcune categorie dei costi (costanti) dei singoli prodotti)- risulta difficoltoso nelle aziende che producono su commessa perché:
a) non si può conoscere a priori la quantità e la qualità dei prodotti che all’azienda verrà richiesto di produrre
b) la produzione può spesso essere costituita da prodotti di tipo eterogeneo, non misurabili con unica unità di misura
- vi è necessità di ricondurre un produzione eterogenea in termini omogenei- si risolve esprimendo la produzione in unità di capacità produttiva necessaria per l’ottenimento dei prodotti
- questa “capacità produttiva” deve essere riferita al fattore di produzione raro (cioè il fattore limitativo ossia il vincolo dimensionale dell’intera produzione aziendale)
- a prescindere dal paramento adottato, la scelta deve essere sempre conforme al rispetto del principio di causalità (principio funzionale); è necessario individuare l’esistenza di una relazione di “causa- effetto” tra il valore assunto dal parametro e i costi sostenuti nel centro con riferimento a diverse ipotesi di gestione
esempio: scelgo numero di ore lavorative;
- moltiplico il numero delle giornate lavorative per il numero degli operai del reparto in questione per il numero delle ore lavorative giornaliere ottengo stima del volume produttivo globale espresso in ore di lavoro diretto; a questo volume vanno commisurati i costi - detto volume produttivo globale viene denominato standard (varia a sec. dei criteri che si sono utilizzati nello stabilire la correlazione quantitativa fra l’unità di misura-ore di lavoro diretto- ed il risultato ottenuto- quantità di prodotto ottenuto- nella unità di tempo)
- per pervenire alla determinazione del costo complessivo di prodotto occorre riversare i costi dei centri indiretti “pro quota” sui centri diretti, in base ad un nesso causale:
“su base unica di centro” (sommando costi di tutti i centri indiretti e ripartendo mediante un unica base di ripartizione)
“su base multipla”
- si otterrà il costo complessivo per ciascun centro diretto
- determinare il costo unitario di ciascuna unità di capacità produttiva di ogni centro diretto- dividere costo complessivo di ciascun centro diretto per il numero complessivo di ore di lavoro diretto del centro stesso
- i risultati ottenuti si chiamano coefficienti unitari di centro
- moltiplicando infine questo per il numero delle ore di lavoro diretto necessario per l’ottenimento di 1 unità di prodotto in ciascun centro diretto e sommando i risultati ottenuti, si otterrà il costo complessivo dell’unità di prodotto.
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