Slovacchia
Slovacchia
Repubblica slovacca Slovenská Republika
Superficie: 49.049 Km²Abitanti: 5.415.000 (stime 2001) (tasso di crescita demografica 0,13%)Densità: 110 ab/Km²Forma di governo: Repubblica parlamentareCapitale: Bratislava (452.000 ab.) Altre città: Kosice 240.000 ab.Gruppi etnici: Slovacchi 86%, Ungheresi 10%, Cechi 1%, Rom 1.5%, Polacchi, Ucraini, Russi ed altri 1.5%Paesi confinanti: Polonia a NORD, Rep. Ceca ed Austria ad OVEST, Ungheria a SUD, Ucraina ad ESTMonti principali: Monte Gerlach 2655 mFiumi principali: Danubio 2860 Km (totale, compresi tratti tedesco, austriaco, ungherese, croato, serbo-montenegrino, romeno, bulgaro e ucraino), Vah 390 KmLaghi principali: Lago OravaClima: ContinentaleLingua: Slovacco (ufficiale), Ungherese, Ceco, Tedesco (lingue parlate)Religione: Cattolica 70%, Protestante 20%, ortodossiMoneta: Corona slovaccaPIL : 55,3 miliardi di dollari PIL pro capite : 10.200 dollari Crescita economia annua : 2,2% Inflazione % : 12,2% Settori/prodotti principale :prodotti metallici, elettricità, gas, carbon fossile, petrolio, prodotti in gomma Principale partner commerciali : Germania, Repubblica ceca, Austria, Polonia
Parte della ex Cecoslovacchia, la Repubblica slovacca è uscita dalla 'Rivoluzione di Velluto' del 1989 con un'immagine più dimessa rispetto a quella elegante e un po' ostentata della Repubblica ceca e della sua capitale. Bratislava, il centro maggiore del paese, è una piccola e graziosa città dalla vita culturale sorprendentemente attiva; gli Alti Tatra sono una catena montuosa aspra come nessun'altra nell'Europa orientale. Gli Slovacchi sono estremamente aperti e accoglienti, disposti a farsi in quattro per far apprezzare il loro paese ricco di storia e di tradizioni.
Descrizione Paese
La Repubblica slovacca si trova nel cuore dell'Europa, a cavallo dell'estremità nordoccidentale dei Carpazi, e forma una barriera fisica tra le pianure della Polonia a nord e quelle dell'Ungheria a sud. La spettacolare catena alpina degli Alti Tatra corre lungo il confine nordorientale con la Polonia. Il monte Gerlachovsk_ (2655 m) è la vetta più alta.
Sebbene quasi l'80% della Repubblica slovacca si trovi a oltre 750 m sopra il livello del mare, la parte a sud di Nitra è una fertile pianura che estendendosi fino al Danubio costituisce il confine naturale con l'Ungheria. La Repubblica slovacca confina anche con la Repubblica ceca a nord-ovest, l'Austria a sud-ovest e l'Ucraina a est. Le foreste, formate prevalentemente da faggi e abeti rossi, coprono circa il 40% del paese, malgrado secoli di disboscamento. Gli animali selvatici più diffusi sono orsi, lupi, linci, marmotte, camosci, lontre e visoni, che vivono negli Alti Tatra. I parchi nazionali che non si trovano nei Tatra ospitano gran parte di questi animali, ma in quantità limitate. Nelle zone rurali si possono avvistare cervi, fagiani, pernici, anatre, oche selvatiche, cicogne, galli cedroni, aquile e avvoltoi. La campagna slovacca non è inquinata come quella di altri paesi europei, sebbene nelle città più grandi, che hanno avuto una rapida industrializzazione dopo la seconda guerra mondiale, la situazione sia meno rosea. L'umido clima continentale che caratterizza gran parte della Repubblica slovacca porta estati calde e piovose, inverni freddi e nevosi, e condizioni meteorologiche tendenzialmente variabili. Luglio è il mese più caldo, gennaio il più freddo. Da dicembre a febbraio le temperature scendono sotto zero anche nei bassipiani e sono molto rigide nelle montagne. Non esiste una vera 'stagione secca' e i lunghi periodi caldi e soleggiati dell'estate tendono a essere interrotti da improvvisi rovesci temporaleschi. In inverno ci sono da 40 a 100 giorni di neve nelle pianure (130 in montagna) e una fitta nebbia nelle zone più basse. La storia
Le tribù slave occuparono l'attuale Slovacchia nel V secolo d.C. Nell'anno 833 il principe di Moravia espugnò Nitra e creò l'impero della Grande Moravia, che comprendeva la Slovacchia centrale e occidentale, la Repubblica ceca e parti di Polonia, Ungheria e Germania. L'impero si convertì al cristianesimo con l'arrivo dei due fratelli missionari di Tessalonica, Cirillo e Metodio nel IX secolo. Nel 907 l'impero della Grande Moravia crollò a causa degli intrighi politici dei suoi governanti e dell'invasione da parte degli Ungheresi. Nel 1018 l'intera Slovacchia fu annessa all'Ungheria e restò dominio magiaro per i successivi 900 anni, anche se dal 1412 al 1772 la regione di Spis nella Slovacchia orientale rimase sotto la giurisdizione polacca. Dopo una invasione dei Tatari nel XIII secolo, il re ungherese invitò i Sassoni tedeschi a stabilirsi nelle spopolate regioni di confine nordorientali.
Quando i Turchi sconfissero l'Ungheria all'inizio del XVI secolo, la capitale magiara fu trasferita da Buda a Bratislava. Solo nel 1686 la presenza ottomana fu definitivamente respinta a sud del Danubio. La formazione dell'impero austro-ungarico nel 1867 rese l'Ungheria indipendente nelle questioni interne e in Slovacchia fu avviata una politica di 'magiarizzazione' forzata tra il 1868 e il 1918. Nel 1907, l'ungherese divenne l'unica lingua utilizzata per l'istruzione elementare. In reazione a ciò, gli intellettuali slovacchi stabilirono legami culturali più stretti con i Cechi, a loro volta sudditi austriaci. Il concetto di un singolo stato ceco-slovacco nacque per scopi politici e, dopo la sconfitta dell'impero austro-ungarico nella prima guerra mondiale, Slovacchia, Rutenia, Boemia e Moravia furono unite per formare la Cecoslovacchia. Le tendenze centralizzatrici dei Cechi infastidirono molti Slovacchi e, dopo l'accordo di Monaco del 1938 che obbligò la Cecoslovacchia a cedere parte dei propri territori alla Germania, la Slovacchia dichiarò la propria autonomia. Il giorno prima che le truppe di Hitler invadessero il territorio ceco, nel marzo del 1939, fu istituito uno stato fantoccio guidato da monsignor Jozef Tiso (giustiziato nel 1947 come criminale di guerra) e la Slovacchia divenne un alleato dei Tedeschi. Nell'agosto 1944, i partigiani slovacchi diedero vita alla Rivolta nazionale slovacca e occorsero diversi mesi ai nazisti per soffocarla. Agli inizi del 1945, due mesi prima della liberazione di Praga e nell'imminenza dell'avanzata russa, fu formato a Kosice un governo cecoslovacco. La seconda Cecoslovacchia, costituita dopo la guerra, avrebbe dovuto avere carattere federale, ma con la salita al potere dei comunisti nel febbraio 1948, l'amministrazione fu ancora una volta concentrata a Praga. Molti di coloro che si opposero alla nuova dittatura comunista furono spietatamente eliminati, torturati o fatti morire di fame nei campi di lavoro. Sebbene la costituzione del 1960 garantisse a Cechi e Slovacchi pari diritti, solo le riforme della 'Primavera di Praga' del 1968 introdotte da Alexander Dubcek rafforzarono questo concetto. Nell'agosto del 1968 le truppe sovietiche intervennero per sopprimere le riforme democratiche e nonostante Repubblica ceca e Slovacchia fossero teoricamente membri paritari della confederazione, il potere restò a Praga. La caduta del comunismo in Cecoslovacchia nel 1989 portò alla rinascita del nazionalismo e a tumulti per ottenere l'autonomia della Slovacchia.
Dopo l'elezione del nazionalista Vladimir Meciar nel giugno 1992, il parlamento slovacco votò per dichiarare la propria sovranità e la federazione fu sciolta pacificamente il 1° gennaio 1993. Meciar fu sfiduciato come primo ministro nel marzo del 1994 a causa della recessione economica e delle sue tendenze sempre più autoritarie, ma dopo le elezioni effettuate alcuni mesi più tardi egli riuscì a formare un nuovo governo di coalizione. Sorprendentemente, l'economia è migliorata dal 1999, ma il governo semi-autoritario di Meciar ha attirato critiche in altri ambiti. Esiste una legge volta a proteggere la Repubblica che prevede l'arresto di chiunque critichi il governo, inoltre i mezzi di informazione sono sotto stretto controllo. Lo slovacco è stato dichiarato unica lingua ufficiale, questo significa che la cospicua minoranza ungherese è diffidata dall'usare la propria lingua madre nei luoghi pubblici. Le seconde elezioni della storia della Repubblica slovacca si sono tenute nel marzo 1998, ma nessun candidato è riuscito ad aggiudicarsi la maggioranza richiesta dalla legge. Rudolf Schuster, del partito SOP, ha poi vinto le successive elezioni presidenziali nel maggio 1999, che lo vedranno ricoprire la carica di presidente per un periodo di cinque anni. La cultura
Dopo quasi 900 anni di dominio ungherese, nel XIX secolo ebbe inizio la rinascita culturale del paese, con la creazione della lingua letteraria slovacca da parte del nazionalista L'udovít Stúr e la nascita di una coscienza nazionale. Uno dei massimi artefici della rinascita fu il poeta Pavol Orszagh-Hviezdoslav, la cui opera è stata tradotta in diverse lingue. Le meraviglie architettoniche slovacche comprendono la gotica chiesa di S. Giacomo a Levoca e gli splendidi edifici rinascimentali a Bardejov. Tra gli strumenti popolari tradizionali vi sono la fujara (un flauto lungo 2 metri), la gajdy (zampogna) e la konkovka (uno stridulo flauto da pastore). I canti popolari hanno fatto sì che la lingua slovacca si sia conservata durante il dominio ungherese e nella Slovacchia orientale le antiche tradizioni popolari hanno ancora un ruolo importante nella vita di paese. La religione è presa abbastanza sul serio dai cordiali Slovacchi. I cattolici sono la maggioranza, ma anche protestanti ed evangelici sono abbastanza numerosi. Nella Slovacchia orientale vivono molti cattolici greco-ortodossi. Ci sono solo alcune migliaia di Ebrei nel paese: circa 73.500 furono deportati nei campi di concentramento dai nazisti e dalle guardie slovacche Hlinka. Dopo la guerra, molti sopravvissuti si sono trasferiti in Israele.
Gli Zingari Rom della Slovacchia riuscirono a evitare la deportazione, ma molti si sono trasferiti nella Repubblica ceca dove è più facile trovare lavoro. Come in altre regioni dell'Europa orientale, ci sono molti pregiudizi contro la cultura gitana. Un aspetto del nazionalismo slovacco è l'orgoglio per la propria lingua e gli Slovacchi possono accalorarsi quando la loro lingua viene sottovalutata rispetto alle altre lingue slave. Come turisti non si verrà rimproverati se si mescolano il ceco e lo slovacco, ma tutti gli sforzi per comunicare nell'idioma locale saranno apprezzati. Molte persone che lavorano nel campo del turismo conoscono l'inglese ma nelle regioni rurali gli abitanti parlano solo lo slovacco. Tra le lingue non slave, probabilmente quella più utile è il tedesco. La cucina slovacca è fondamentalmente mitteleuropea: carne, gnocchi ripieni, patate o riso conditi con una spessa salsa, verdure stracotte o crauti. I pasti tradizionali slovacchi cominciano con una zuppa. La più conosciuta è la kapustnica a base di salsa di maiale affumicato e funghi, seguita dalla non meno apprezzata fazulovà polievka a base di verdure oppure dalla halàszle, tipicamente a base di pesce. Segue un piatto a base di carne solitamente di manzo, suino o selvaggina (cinghiale o camoscio) come karè, rebierko e sunka a base di maiale. Conosciutissimo è lo hovadzì gulàs, carne di manzo stufata con paprika, pepe rosso e verde in grani, cipolle e pomodori. Il vino, prodotto soprattutto nelle zone di Modra, Limbach e Pezinok, è preferito alla birra. Sport
La Repubblica slovacca è una delle migliori zone dell'Europa orientale per effettuare escursioni a piedi, ma offre anche ottime possibilità di praticare il rafting, soprattutto lungo il fiume Dunajec nel Parco nazionale di Pieniny. La Repubblica Slovacca è anche ideale per praticare lo sci, soprattutto a Jasná, Nizke Tatry e Malá Fatra. Con strade poco trafficate e splendidi paesaggi, il paese è anche perfetto per gli amanti del ciclismo. Le mountain bike possono essere noleggiate nel Vysoké Tatry, dove vi sono infinite opportunità di escursioni. Maggio, giugno e settembre sono i mesi migliori per visitare la Repubblica slovacca; aprile e ottobre sono più freddi ma anche più economici. La maggior parte degli Slovacchi fa le ferie a luglio e agosto, quando alberghi e luoghi di interesse turistico sono più affollati del solito e gli ostelli sono pieni di studenti, soprattutto nelle località turistiche dei monti Tatra.
Per fortuna le possibilità di alloggiare in modo economico nelle grandi città aumentano in questo periodo perché gli ostelli per studenti sono aperti ai turisti. Centri come Bratislava e le località montane sono affollate di visitatori tutto l'anno. Altrove, da ottobre o novembre fino a marzo o aprile, la maggior parte di castelli, musei e altre attrazioni turistiche resta chiusa, come gli alloggi e i trasporti ad esse collegati. Bratislava
Bratislava (Pozsony in ungherese, Pressburg in tedesco) è la principale città della Repubblica slovacca, di cui è capitale. Qui termina la catena dei Carpazi, che comincia alle Porte di Ferro in Romania. Arrivando alla stazione ferroviaria centrale si vedono vigneti lungo i pendii dei Piccoli Carpazi nei pressi del Danubio. Il confine austriaco è molto vicino e l'Ungheria dista appena 16 km. Molti splendidi monumenti sopravvivono nella città vecchia, a testimonianza del passato dominio magiaro, e i numerosi musei della città sono sorprendentemente ricchi. Franz Liszt visitò Bratislava 15 volte e le produzioni operistiche del Teatro Nazionale Slovacco sono tra le migliori d'Europa. Bratislava non è assalita dai turisti europei come Praga o Budapest (a eccezione dei weekend quando arrivano frotte di Austriaci). La città vecchia e il castello sono le parti migliori - il resto della città è piuttosto squallido. La città vecchia ha molti musei (come il Museo municipale con tanto di camere di tortura e il Museo della produzione del vino) e palazzi (come il Palazzo primaziale, dove Napoleone e l'imperatore austriaco Francesco I siglarono un trattato di pace nel 1805, e il rococò Palazzo Mirbach). Il castello, costruito sopra il Danubio, è stato un punto di frontiera dell'impero romano dal I al V secolo. Dal IX secolo è stato ricostruito diverse volte, le ultime nel 1953 e nel 1962. Si può salire per ammirare il panorama e per visitare l'interessante Museo della musica popolare al suo interno. Anche il Museo nazionale slovacco e la Galleria nazionale slovacca sul fiume meritano una visita. Hviezdoslavovo námestie è un comodo luogo per orientarsi, con la città vecchia a nord, il Danubio a sud, il castello a ovest. La stazione ferroviaria principale di Bratislava, Hlavná stanica, si trova diversi km a nord della città. Gran parte degli ostelli economici e degli alberghi a prezzi medi si trovano a nord-est del centro. Il mercato alimentare nel centro è un ottimo luogo per comprare da mangiare; nelle vicinanze del castello si trovano invece i ristoranti più eleganti.
Da non perdere
• Il Castello di Bratislava, residenza del Presidente della Repubblica Slovacca.• Il Museo Nazionale Slovacco • Il Palazzo Primaziale • La Cattedrale di S. Martino• La Chiesa Francescana • Il Palazzo Municipale• Le rovine del Castello di Devin• La piazza principale Hlavné Námestie, • La porta di San Michele• La Galleria Nazionale Slovacca,
Gli Alti Tatra
La Regione degli Alti Tatra è sicuramente quella più visitata dai turisti in quanto offre ai visitatori un singolare spettacolo di piccole chiese ortodosse in legno, incastonate fra sentieri, foreste e montagne. Qui, a seconda della stagione è possibile sciare, fare trekking, rafting e bungee-jumping immersi completamente nel verde. Gli Alti Tatra è l'unica vera regione montana dell'Europa orientale e una delle più piccole catene di montagne dal carattere alpino al mondo. Strette creste rocciose si innalzano su ampie valli glaciali con pareti a strapiombo, mentre i pendii più bassi sono coperti da una fitta foresta di conifere. La bellezza naturale di questa zona relativamente piccola (260 kmq) è aumentata dalla presenza di 30 valli, quasi 100 laghi glaciali e numerosi torrenti gorgoglianti. Una rete di 600 km di sentieri per escursioni a piedi permette di raggiungere tutte le vallate e molti picchi. La pista rossa Tatranská magistrála segue la cresta meridionale del Vysoké Tatry per 65 km attraversando una grande varietà di paesaggi. Agosto e settembre sono i mesi migliori per effettuare escursioni a piedi in alta montagna; luglio e agosto sono i mesi più caldi e affollati. La neve può cominciare a cadere già a settembre e i sentieri più alti vengono chiusi da novembre ad aprile, quando la zona è affollata di sciatori. Il miglior centro per i visitatori è Stary Smokovec, una località tardoottocentesca ben collegata al resto del paese da strade e ferrovia.
Da non perdere
• A Spis, l'imponente Castello Spisski Hrad (XII sec.), uno dei più importanti d'Europa, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.• Una visita ai parchi naturali degli Alti Tatra: Vysokè Tatry, Pieniny, Nizke Tatry, Slovensky Raj e Mala Fatra, dove si possono ammirare camosci, lupi, linci, cervi, cinghiali, civette, marmotte, falchi, aquile e più di 13.000 specie di piante e fiori montani. La regione è famosa anche per i funghi.• L' Icovo Pleso, il lago più esteso d'alta quota della regione• Strbske Pleso, l'insediamento più alto dei monti Tatra con i suoi 1355 metri, sorge intorno all'omonimo lago.
E' forse in assoluto il miglior centro attrezzato per le attività sciistiche con piste di diversa difficoltà, trasporti, trampolini di salto e altre attrezzature per soddisfare l'utente più esigente. Le sue acque termali sono indicate per curare affezioni respiratorie e allergie. Strbske Pleso è il punto di partenza ideale per raggiungere la parte occidentale degli Alti Tatra, dove si trovano i picchi di Krivan, Solisko, Ostrva, Mlynicka e la grande cascata di Skok.• Stary Smokovec, poco oltre i 1000 metri d'altitudine, si trova nella zona centrale degli Alti Tatra ai piedi dello Slavkovsky. Possiede buone e varie strutture di accoglienza turistica, una funicolare lo collega a Hrebienok, luogo di vacanze invernali con le sue piste perfettamente attrezzate e punto di partenza per escursioni nei mesi primaverili ed estivi. • Lomnica offre diverse possibilità agli appassionati degli sport invernali, da qui è facile raggiungere Skalnate Pleso con i suoi 1752 metri d'altezza. Direttamente dalle piste si arriva a Lomnicky Stit, la terza cima dei Carpazi, e la più alta zona abitata di tutta l'Europa Centrale, dove ha sede un osservatorio astronomico dell'Accademia delle Scienze.• Il parco nazionale di Pieniny (21 kmq) è collegato a un parco simile in Polonia per proteggere i 9 km della gola del fiume Dunajec tra il paese slovacco di Cerveny Klástor e la città polacca di Szczawnica. Il fiume forma il confine internazionale tra i due paesi (ma non si può entrare in Polonia da qui) e le falesie alte 500 metri sono impressionanti.
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